Biografia

Nicolò Garrasi nasce l’8 Aprile del 1996 a Militello in val di Catania. Sin da piccolo manifesta la sua vocazione artistica e decide di frequentare il Liceo Artistico presso la sua città. Si avvicina ai grandi maestri della pittura e resta colpito dal genio delle luci e delle ombre, Caravaggio. Realizza quindi diverse copie del grande Maestro, studiandone tutte le sfaccettature. Dopo aver conseguito il diploma decide di iscriversi presso l’Accademia di Belle Arti di Catania in Pittura. Influenzato positivamente dai professori, elabora presto un proprio stile e un proprio modo di dipingere che si discosta notevolmente dallo stile che lo legava al Caravaggio. La pittura di Nicolò Garrasi è caratterizzata dall’utilizzo di colori caldi e freddi, da pennellate ricche di colore materico. I soggetti dei suoi quadri sono paesaggi ed architetture, ma non manca la ritrattistica. I paesaggi che raffigura sono quelli propri della sua isola natale che nei suoi dipinti si colorano di tinte sgargianti che per la loro inusualità suscitano emozioni nuove e suggestive. Ha realizzato diverse mostre in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Catania, esponendo alcune sue opere al Palazzo della Cultura, Palazzo Minoriti, al Museo Emilio Greco ed altri luoghi della città metropolitana. La sua pittura è stata apprezzata sia a livello locale, nazionale ed internazionale, conquistando la buona reputazione da parte dei grandi dell’arte e della critica d’arte. E’ stato selezionato dal critico d’arte prof. Vittorio Sgarbi per la prima sua mostra dei Mille di Sgarbi a Cervia (RA) così conquistando l’arte contemporanea. Scelto per la Biennale di Milano, l’evento artistico del 2019, con una bellissima critica del presidente della fondazione Spoleto Arte prof. Salvo Nugnes che afferma il suo personale stile che abbraccia un afflato poetico e romantico. Nel 2020 ha ricevuto il riconoscimento “Jacopo da Ponte” per l’importanza della sua ricerca stilistica, testimonianza tangibile del suo talento. Nello stesso anno è stato selezionato alla Pro Biennale di Venezia con una importante critica che afferma l’energia e la vitalità dei colori che avvolgono e coinvolgono le tele dell’artista. Nel suddetto anno partecipa a diverse mostre, una presso la galleria La Pigna nel Cinquecentesco Palazzo Maffei Marescotti in territorio del Vaticano; poi palazzo dei Minoriti a Catania, Capri presso il centro multimediale Mario Cacace. Viene scelto anche alla Prima Biennale dei Normanni a Monreale, contribuendo con una sua opera , si aggiunge Taormina presso il Palazzo Duchi di Santo Stefano. L’arte del Garrasi viene ogni volta riconosciuta e affermata con diverse critiche come quella della storica dell’arte la dottoressa Elisabetta la Rosa il quale afferma attraverso le opere dell’artista un nuovo stile dove il fruitore infatti avverte nei quadri del Garrasi la sensazione di essere quasi inglobato in quel tripudio di gradazioni armocromatiche come fossero lo scorcio di un paesaggio naturale. Quindi una pittura che si potrebbe definire come ” impressionista astratta ” .Oggi il Garrasi cerca la sempre più la via dell’arte, non si discosta ad inseguirla e va avanti con i suoi obiettivi e i suoi sogni.